PSICOTERAPIA DI COPPIA
Come impedire alle reliquie del passato di seppellire l’amore vicendevole
“In nessuna cosa si abbia fretta;
la fretta guasta le faccende.
Uno sciocco, per pura fretta,
ridusse un pavone a una cornacchia”
(Subhashitarnava)
La sfida che ogni coppia è chiamata dalla vita a prendere è di avere gli strumenti necessari a sviluppare una sempre maggiore intimità e unione al suo interno nel corso del suo sviluppo. L’intimità va molto al di là del rapporto sessuale e del piacere fisico in sé e per sé. E’ infatti l’esperienza di profonda gioia che si fa ogni volta che ci si può mostrare all’altro con le proprie vulnerabilità e con i propri bisogni, sicuri di ricevere rispetto, ascolto, accettazione, convalida e il coinvolgimento necessario a costruire insieme una condivisione o una soluzione ad un problema. Questo è il desiderio di ogni coppia al momento in cui ci si sposa o si sceglie comunque una forma di convivenza fondata sulla reciproca responsabilità e impegno per un progetto comune, di solito quello di crescere nell’amore reciproco e nell’educazione dei figli.
Questa sfida è sottoposta a fasi di sviluppo cruciali, caratterizzate da specifici eventi critici prevedibili e imprevedibili, in cui emergono nuovi, cruciali bisogni, molto spesso inconsapevoli, avvertiti come indicibili, di cui è essenziale diventare invece consapevoli e prendersi cura insieme. Si pensi alle difficoltà che insorgono a volte nel riuscire a mettere confini con la propria famiglia d’origine, o quando nasce il primo figlio, o quando il primo figlio inizia ad andare a scuola, al suo affacciarsi e poi attraversare l’adolescenza, e così via.
Spesso, l’equilibrio raggiunto nella coppia ad un certo punto si rompe, entrambi i partner cominciano a sperimentare un vago, oscuro disagio, che ognuno dei due risolve come può, più spesso ognuno per conto proprio anziché insieme. Non di rado, con strumenti inappropriati, che anziché aiutare la coppia ad evolvere creando insieme un equilibrio nuovo più profondo di prima, la danneggiano, a volte in modo irreparabile. Questo spesso accade a causa di un inconfessato senso di vergogna ad andare a chiedere aiuto ad un professionista. E’ davvero un peccato bloccarsi nella vergogna o nella supponenza e lasciare che il desiderio e il bisogno di un amore che duri nel tempo e si approfondisca naufraghino miseramente.
“Amare
non è guardarsi l’un l’altro,
è guardare insieme nella stessa direzione”
(A. de Saint-Exupéry)
La terapia di coppia è quello spazio fatto apposta per rivedere insieme ed arricchire gli strumenti usati per affrontare gli squilibri che si possono manifestare in dato momento. Molto, ma molto spesso i membri della coppia non sono consapevoli dei meccanismi che scattano e che bloccano il dialogo profondo tra loro, oppure non sanno come creare nuovi processi relazionali che funzionino e generino sintonia e unione.
Quando lavoro con una coppia, parto dal presupposto che ogni persona è degna di essere amata e che se si sta trovando in difficoltà è per qualche valido motivo, che ha bisogno di essere accolto, compreso, affrontato e risolto con profonda amorevolezza.
Trovo molto efficace e fonte di profonda gioia per la coppia arrivare a scoprire cosa ognuno dei due ha bisogno in quel preciso momento dall’altro. E’ bello aiutare i membri della coppia a prendersi il tempo per costruire la fiducia e la sicurezza per dialogare e potersi reciprocamente aiutare su questi specifici bisogni in relazione.
Se hai bisogno di un colloquio di valutazione della tua situazione di coppia, puoi metterti in contatto con me. Il primo incontro è gratuito. Se poi volete proseguire, avremo allora tre incontri preliminari di valutazione degli obiettivi che insieme vorremo raggiungere.
“Non dobbiamo essere
troppo esigenti.
Non chiediamo l’impossibile.
Dobbiamo essere contenti
di essere le persone che siamo,
due persone che un po’ si amano un po’ no,
che ogni tanto sono pazzi l’uno dell’altro.
E’ gia’ molto essere in due…”
(Gèéraldy)